Molti mi chiedono: quando si può organizzare un ritiro per digiunare con altre persone???
Il gruppo può essere un bene, infatti, se tutti sono ligi alla pratica, si creerà un energia condivisa che aiuterà anche chi da solo non ce l'avrebbe mai fatta...
Ma l'essenza del digiuno non è fare le cose in gruppo...
L'essenza del digiuno è chiudere più porte possibili con l'esterno per osservare finalmente cosa c'è dentro di noi.
Quindi se sto in certi gruppi dove si canta, si balla, ci si abbraccia, a volte si tromba pure, per chi digiuna non va bene... quelli sono altri lavori che possono essere utili per ristrutturare la personalità, ma prima bisogna trovare il proprio centro, senza di quello tutti gli altri lavori saranno vanificati, proprio perché senza un centro stabile si può cadere in certe identificazioni spirituali. Vedi tutti i santoni e/o santone che purtroppo ci rompono continuamente gli zebedei sul web.
Il digiuno è la via della "mano destra", è ascetismo! isolamento! uno stacco progressivo dalla realtà.
Certo che serve un gruppo ma solo se tutti seguono delle regole ben precise, perché, come dico sempre, quando si pratica è un momento così particolare che si dovrebbe calcolare addirittura a quali e quanti stimoli bisogna essere sottoposti. Ecco l'importanza di un ritiro in Natura.
Chi sente "la chiamata" non può fare a meno di isolarsi e cominciare ad osservarsi per trovare la vera pace che c'è dentro di sé... quindi non serve un "super guru" per capirlo, chi sente la chiamata ci arriva da solo. Chi non lo capisce allora vuole solo fare un'esperienza emotiva, tanto vale farsi un corso di "yoga della risata sciamanico tantrico alchemico woodoo".
Il Digiuno è la più alta pratica spirituale, nel digiuno non si scherza più, nel digiuno si impara a morire.
Roba davvero per pochi.
Buona Fortuna
Luigi
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