Da un punto di vista iniziatico il vero scopo del labirinto non è quello di trovare un uscita ma di far provare all’iniziato qualcosa fuori dall’ordinario: il sentirsi persi.
In questo modo si educa la mente a convivere con sensazioni di smarrimento, paura, perdita, mistero ecc…
Quando si consapevolizzano queste sensazioni la mente perde il totale controllo sull’iniziato e si ristabilisce l'unità primordiale con la sua Anima.
Chi sceglie la via del digiuno sceglie di entrare nel suo labirinto interiore, il suo compito è quello di imparare a convivere con tutte le paure che la mente gli detterà. Quando l’iniziato finalmente trova la pace allora la vera uscita dal labirinto è stata ritrovata.
Buon smarrimento!
Luigi
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