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Il Passaggio, Kali Yuga

La divisione a cui stiamo assistendo oggi non è tra "complottisti" e "ufficialisti", tra "no-vax" e "si-vax", ma tra due visioni opposte dell'esistenza: materialismo e spiritualità.

Chi crede di essere solo un ammasso di cellule insignificante ("illico" secondo lo Gnosticismo), non cercherà altro nella vita che la propria sopravvivenza fisica: cibo/rifugio/sesso.


Ma chi sente che oltre a questo c'è dell'altro, non si appaga con la semplice soddisfazione degli istinti animali: cerca "altro", le cause, la liberazione dalla condizione esistenziale limitante in cui si trova.

Ha rispetto del sacro che sente in sè e rifiuta di essere ridotto ad ingranaggio sociale di un sistema senz'anima.


Cercherà la "Verità", la "Moksa", il "Nirvana", il "Regno dei Cieli" delle tradizioni spirituali.


Il sapere dell'anima, l'intuito, il sentire profondo, è diverso dal sapere della mente razionale, basato sulla realtà fisica percepita dai 5 sensi.

Essere "colti" non per forza significa essere "intelligenti". La sapienza del mondo è conoscenza "scientifica", che ruota all'esterno dei fenomeni ma che non tocca mai il centro in cui si trovano le vere cause, la vera conoscenza.

La ragione striscia sul piano orizzontale, nel labirinto dei grovigli cerebrali; l'intuito vola, si innalza in verticale e vede tutto dall'alto, da una prospettiva totalmente diversa.


Nel Kali Yuga assistiamo al dominio del materialismo sulla spiritualità. L'uso politico della scienza cerca di sradicare quel "sentimento dell'altro" e ridurre l'essere umano ad automa obbediente, ad animale da allevamento.

Tutto era già stato previsto dagli antichi e quello che stiamo vivendo è l'apice di questo ciclo.

Fortunati coloro che assistono a tutto questo, avranno un salto evolutivo incredibile.


Non deve essere visto come una guerra tra il vecchio mondo e il nuovo che sta arrivando, ma tutto deve essere visto con una presa di consapevolezza tra quello che era stato e quello che sta arrivando.

Il "vecchio" deve lasciar posto al "nuovo".

Chi si orienta o già si trova su alte "vibrazioni" deve solo avere la pazienza di resistere e comprendere che molti, ormai persi, faranno gli atti più disparati per sopravvivere ad un sistema ormai obsoleto.

Non possono fermare il cambiamento in atto.

Faranno di tutto per portare "giù" più persone possibili, sopratutto con la Paura; ma sarà tutto inutile non si può cambiare chi si è già SENTE dentro il cambiamento.


Rimaniamo centrati, ascoltiamo il nostro Cuore, ascoltiamo la Natura e riconnettiamoci con la Terra, in questo modo ritorneremo alle nostre radici, ai nostri antenati, e riconosceremo che non siamo soli, che siamo invece connessi ad un’intera corrente di antenati spirituali e di sangue.

Il Buddha ce lo dice toccando la terra (bhumisparsa).

Tocchiamo la terra per lasciar andare l’idea di essere sconnessi da tutto il resto, e per ricordarci che siamo la Terra e parte della Vita.

Quando tocchiamo la Terra diventiamo piccoli, con l’umiltà e la semplicità di un bambino.

Quando tocchiamo la Terra diventiamo grandi, come un vecchio albero che affonda le sue radici giù nella terra, dissetandosi alla sorgente di tutte le acque.

Quando tocchiamo la Terra inspiriamo tutta la forza e la stabilità della Terra, ed ESPIRIAMO tutta la nostra sofferenza, le sensazioni di rabbia, odio, paura, inadeguatezza e dolore.

Buona Centratura

Luigi

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