"Il mito non ha tempo e quando viene raccontato accade".
La storia attraverso le varie reinterpretazioni ci insegna cosa è il viaggio dell’Eroe.
È uno degli Archetipi più importanti, è il mono-mito, l’essenza di tutti i miti e storie raccontate.
“Quando entri nella foresta, nel posto più oscuro, e trovi una strada, allora non sei nel tuo percorso”
Bisogna perdersi nel profondo e sviluppare la propria immagine creativa, è lo stesso ricercatore il mistero da scoprire e non il sentiero.
Il viaggio dell’Eroe è un simbolo che, nel senso originale della parola, connette due idee lontane: la ricerca spirituale dei saggi con la moderna ricerca dell’identità.
È sempre la stessa storia mutevole ma meravigliosamente costante.
Chi è l’Eroe?
Sono io, sei tu, chiunque si mette alla ricerca.
Il viaggio dell’Eroe si compone di diverse specifici stadi: Separazione, iniziazione e ritorno.
Questo mito è codificato per esempio nel racconto biblico del figliol prodigo.
Il figlio prodigo lascia il padre (separazione), sperimenta l’iniziazione cercando la felicità nel mondo materiale esterno, sperpera denaro e s’impoverisce. Si pente dei suoi peccati e ritorna dal padre (Dio).
Il viaggio dell’eroe è fuori da una vita moralmente corrotta e bloccata dalla propria oscurità, è un vero confronto con le proprie ombre. L’Eroe porta con sé un pezzo di divinità nel mondo materiale che nel senso biblico è un mondo satanico.
Questo confronto porta ad una iniziazione e ad una integrazione con ciò che ha sperimentato.
“noi non lottiamo contro la carne e il sangue
ma contro le potenze, contro i principati,
contro i governanti delle tenebre di questo mondo,
contro la malvagità spirituale negli alti luoghi”
– Ephesians 6:1
Per quanto riguarda la nostra storia l’umanità sta affrontando il suo viaggio dell’Eroe, siamo collettivamente nella seconda parte, l’iniziazione, il punto in cui la notte è più buia, la notte oscura dell’anima, il punto in cui ci troviamo di fronte all’oscurità, al male.
Alla fine di questo processo ci sarà un rinnovamento, una connessione con la nostra vera storia, con il nostro Essere, con il nostro destino e con Dio.
Secondo testi antichi, lo scopo della nostra esistenza è consentire alla parte oscura dell’umanità di vivere con la nostra oscurità, questo gli permetterà di superare la propria ombra.
In questo modo l’ingresso nei cicli karmici della terra può essere inteso come la decisione consapevole di rompere con il male. Il mondo è stato creato per sradicare il male, Dio ha teso una trappola al suo avversario creando la terra e il male è intrappolato nell’esistenza terrena e tenta inevitabilmente di spostare il processo di divenire sempre più cosciente fino alla sua guarigione.
Per fare questo è sufficiente che un gruppo di persone coscienti prenda una decisione consapevole per la verità e contro le menzogne di questo mondo, perché...
"ogni ombra, non importa quanto oscura,
è sempre minacciata dalla luce del mattino".
Commentaires