Quello che molti non sanno è che fare "viaggi" continui "all'inferno" può diventare una vera e propria dipendenza.
Di cosa sto parlando?
Avete presente i super appassionati di film horror?
Ecco una cosa del genere...
Parlo di tutta quella gente che fa continuamente "viaggi", o se preferite il termine introspezioni grazie a droghe, rituali, ritiri, gruppi di lavoro vari, ecc... per andare a conoscere non solo i propri "demoni" ma anche quelli degli altri.
C'è differenza tra sciogliere un nodo e nutrire il proprio inconscio con emozioni negative.
Lo so è un discorso un pò complicato per i non addetti, ma cercate di seguirmi.
Il nostro inconscio (mente profonda) si nutre di emozioni e si può abituare a nutrirsi di emozioni negative; diciamo che noi umani moderni siamo ormai assuefatti alle emozioni negative ma chi vuole fare un serio percorso di crescita interiore non deve fossilizzarsi solo sugli inferni con la scusa che deve "tirare tutto fuori" perché non si potrà mai tirare fuori tutto l'inferno.
Dentro abbiamo tutto l'universo e l'inferno ci sarà sempre. Conta con che consapevolezza scendiamo ai piani di sotto.
Bisogna conoscere e coltivare anche il lato "CHIARO" il lato della LUCE, il Paradiso insomma.
Per quelli che già stanno pensando alla dualità e che bisogna trascenderla (che palle sti newagiani!!!), allora dico: si è vero che bisogna trascenderla ma o si rimane equanimi e si permane in uno stato emotivo simile alla noia, cioè privi di emozioni ma nella pace dell'anima o si impara a vibrare alto, cioè essere gioiosi. (per chi volesse approfondire cerchi su google la scala del tono).
Perciò cari viaggiatori dei mondi interiori, se vi piace così tanto andare nei piani di sotto, forse ne siete dipendenti emotivamente... forse andare sempre alle costellazioni familiari degli altri e piangere tanto per sentirvi meglio, è diventata una droga...
Il nostro obbiettivo è essere liberi, perciò pensateci bene.
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